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Nicola Savino

SPECIALISTA IN DIGITAL COMPLIANCE

METTIAMO FINE ALL’ENORME CONFUSIONE CHE C’È TRA CARTELLA CLINICA INFORMATIZZATA E CARTELLA CLINICA ELETTRONICA
(SOPRATTUTTO SUL PIANO NORMATIVO E LEGALE)

A distanza di tantissimi anni, c’è ancora enorme confusione sulle terminologie che riguardano la cartella clinica digitale;

 

informatizzata vs elettronica….che differenza c’è?

 

La cartella informatizzata è una soluzione che tende a sostituire la carta con un dispositivo informatico…

 

…un tablet, un PC, un notebook, e così via.

 

Al termine del processo, la cartella informatizzata viene però stampata e firmata, esattamente come si faceva con i prestampati quando in clinica si usava solo e rigorosamente la carta.

 

Una volta stampata, direttore sanitari e medici appongono le loro firme “ad inchiostro” e il dossier viene conservato dentro cartellette e faldoni, come si faceva prima.

 

La cartella clinica elettronica, invece, non passa dal cartaceo…nasce in formato digitale e viene conservata in formato digitale.

 

Nemmeno una stampa.

 

Nemmeno un foglio che gira.

I vantaggi dell’una e dell’altra

La cartella informatizzata, rispetto a quella cartacea, ha una serie di confort che sono però limitati al processo di produzione.

Mentre la cartella è aperta, è possibile accedervi in più persone contemporaneamente, anche da zone diverse della struttura, laddove la carta – invece – è disponibile in un solo luogo fisico per volta.

Se si trova in amministrazione, non può vederla anche il medico. Se ce l’ha il medico al terzo piano, non può vederla anche l’infermiera che sta facendo “il giro” delle terapie al quarto piano.

 

Quindi è un bel passo avanti rispetto alla carta.

 

La cartella clinica elettronica, oltre ai vantaggi di quella informatizzata, ha un totale azzeramento della burocrazia.

 

Non viene più stampato nulla, tutte le firme sono digitali ed il dossier finale viene archiviato digitalmente.

MA QUALI SONO LE INSIDIE LEGALI CHE SI CELANO DIETRO A QUESTI DUE MODELLI DI DIGITALIZZAZIONE?

LE MIGLIORI BEST PRACTICE “SOTTRATTE” ALLE MIGLIORI “CLINICHE DIGITALI”

Commettere errori o non conoscere tutto ciò che occorre sapere per inviare ed archiviare – senza ansie – consensi, referti, cartelle cliniche e dossier sanitari digitali, significa esporsi al rischi di andare incontro a problemi in sede civile o penale, di prestare il fianco a studi legali che – nel corso dei prossimi due anni – andranno immediatamente a verificare la conformità dei documenti clinici, alla ricerca di errori sui quali potersi rivalere. 

LE MIGLIORI BEST PRACTICE “SOTTRATTE” ALLE MIGLIORI “CLINICHE DIGITALI”

Finalmente un nuovo tassello si sblocca per la Sanità Digitale…la Telemedicina entra nel tariffario del Sistema Sanitario Nazionale:

In tutti questi anni posso dire di averne viste, davvero, di tutti i colori.

Cartelle Cliniche elaborate in Word, mandate via WhatsApp.

Documenti stampati e consegnati al cliente senza nessun tipo di firma, né autografa né digitale.

Ma da questi “disastri” siamo partiti per creare casi studio che rappresentano, realmente, delle eccellenze nell’ambito della Sanità Digitale italiana.

Ti racconterò qualcuna di queste esperienze, affinché tu possa trarne ispirazione…se vorrai…nella misura che vorrai…e risponderò alle tue domande specifiche per sapere come puoi implementare soluzioni simili nella tua realtà.

Un po’ come fossi lì con te in una consulenza da 1000/2000 euro….ma nel tuo caso sarà IN REGALO.

Approfittane spudoratamente!

Prima che il mio direttore finanziario mi imponga di cambiare idea….

Mi chiamo Nicola Savino e non faccio il DJ!

Ho fondato, nel 2009, la Savino Solution e con la Business Unit “Clinica Digitale”, Accompagniamo le cliniche private in un processo di Digital Transformation che ha al centro del progetto quelli che noi chiamiamo “Digital Trust Services”. Ovvero: tutto ciò che rende un documento non più cartaceo – ma digitale – legalmente valido e sicuro, attraverso una certificazione dell’intero sistema informativo e una corretta gestione delle Identità Digitali con cui medici e infermieri prendono parte al processo.
Da sempre cerco di dare un contributo profondo alla scena dell’Information Technology italiana, investendo tempo e risorse in attività di divulgazione, tanto da essere – per distacco – il professionista della Digital Compliance con maggiore presenza online su canali di terze parti, come esperto nazionale invitato costantemente a condividere competenze, esperienze e conoscenze.

Ma non basta! Ecco perché, nel corso degli anni, ho creato anche diversi canali di divulgazione gestiti da me in prima persona, insieme al mio team di collaboratori:

3 portali proprietari di approfondimento sulla Digitalizzazione a norma di legge, con circa 450.000 visite all’anno.

1 canale televisivo tematico, in cui vengono illustrati non solo i casi studio sviluppati internamente ma anche le best practice di riferimento cui le imprese possono attingere.

1 brand di eventi live itineranti, il Dematerializzatore, che ogni anno attraversano le principali città italiane per fornire ad imprenditori, CEO e CIÒ tutte le informazioni da “insider” della digitalizzazione.

2 linee editoriali formati da libri e riviste nazionali sulla Digitalizzazione a norma di legge.

Cosa dicono di me:

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